sabato 7 maggio 2011

Cos'è una lista civica?

Lista civica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Lista civica è il nome dato comunemente ad una lista di candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale che si presenta alla prova elettorale senza essere, almeno ufficialmente, espressione diretta di un partito politico nazionale. Dalle liste civiche sono spesso nati movimenti politici locali, talvolta riuniti in occasionali o stabili federazioni nazionali. Non sono mancati casi di movimenti nati da liste civiche che, in seguito, sono confluiti in grandi organizzazioni politiche di rilevanza nazionale come il Popolo della Libertà e il Partito democratico.
È comunque da precisare che la divisione lista civica/partito politico è una categorizzazione solo sociale dato che la Costituzione italiana non fa distinzione alcuna. L'articolo 49 per l'esattezza enuncia semplicemente la possibilità di ogni cittadino di «associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale».
Il Dizionario di Italiano Garzanti alla voce Lista civica offre la seguente (scarna, ma essenziale) definizione: "lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali".
Una lista civica è di fatto un nuovo partito politico che, a differenza di quelli tradizionali, assume più una caratteristica di movimento d'opinione temporaneo e a dimensione locale.

Storia ed attualità

Caratteristiche comuni alla maggior parte delle liste civiche sono:
  • un nome, spesso piuttosto generico, che contiene un richiamo diretto alla realtà locale: ad esempio Lista per XXX, Vivere XXX, Per XXX con YYY, Lista YYY sindaco, dove XXX è il comune in cui la lista si presenta e YYY è il candidato sindaco.
  • l'assenza di un collegamento esplicito ad un partito o ad uno schieramento politico di riferimento (in molti casi però la lista civica ha una posizione politica ben precisa ed esplicita).
  • la presenza in lista di candidati facenti parte della cosiddetta società civile, ovvero personaggi noti e stimati nell'ambito locale (imprenditori, professionisti, sportivi...), ma che non si sono in precedenza impegnati nell'attività politica (l'uso di "nomi di richiamo" di questo tipo è frequente comunque anche nelle liste dei partiti per le elezioni nazionali).
Negli ultimi anni il fenomeno delle liste civiche si è molto diffuso soprattutto nei piccoli paesi, a causa anche della legge elettorale maggioritaria a turno unico vigente nei comuni con meno di 15.000 abitanti, che obbliga i partiti a riunirsi in coalizioni e presentare insieme un'unica lista per avere maggiori possibilità di vittoria (in questi comuni molto spesso si presentano solo due liste, una di centrodestra e una di centrosinistra).
Se poi si analizzano i percorsi fondativi, i principi ispiratori, e le metodologie adottate da quelle liste civiche di recente costituzione che si richiamano alla pratica politica della "democrazia partecipativa" come alternativa alla "rappresentativa" si trovano molte aggregazioni politiche innovative nel panorama della politica dei partiti intesi in senso classico.
Il fenomeno delle "liste civiche in democrazia partecipativa", così come si sta sviluppando in varie parti del nostro Paese e con varie modalità, è sicuramente recente ma non per questo ampio, variegato, credibile e praticabile.
A dimostrazione della tendenza in corso si possono citare le tante amministrazioni locali che da alcuni anni attivano percorsi di partecipazione diretta dei cittadini su vari aspetti delle problematiche comunitarie, da quelle sul bilancio a quelle sugli strumenti urbanistici, fino alle modifiche significative in questo senso degli statuti comunali.
Una lista civica così come è stata fino ad ora delineata, si configura non propriamente come un partito tradizionale, ma piuttosto come un'organizzazione politica di tipo nuovo, libera ed aperta a tutti, a dimensione sia locale (il territorio come identità primaria) sia "sovra-comunale" (in rete con altre organizzazioni simili), con una logistica interna di tipo orizzontale e non verticistica, con metodologie di progettazione politica fondate sulla partecipazione (informazione, formazione, azione) quindi sul confronto, sul dibattito e sulla condivisione di obiettivi comuni (improntati sulla valorizzazione dei beni pubblici) e di scopi operativi e tangibili da perseguire, con candidati che siano dei delegati al servizio dei cittadini e non rappresentanti dei partiti, un'organizzazione politica quindi indipendente dai partiti tradizionali e a questi alternativa.

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