lunedì 9 maggio 2011

Intervento di Daniele Cirioli al Comizio dell'8 maggio

Carissimi amici, buona sera a tutti.
Vi ringrazio di cuore della vostra presenza.

Eccoci, dunque, al secondo Comizio ad Alife centro, in questa bellissima piazza della Cattedrale di Alife. E’ il secondo Comizio ad Alife centro, dopo quello di apertura; il quarto, complessivamente, contando anche i Comizi delle frazioni di Totari e di San Michele.

I primi incontri sono serviti a presentarci alla Cittadinanza, per chiedere il voto di preferenza alle prossime elezioni del 15 e 16 maggio che ci saranno esattamente tra una settimana. Ci siamo presentati ad Alife, a Totari e a San Michele dicendo chi siamo, da quali esperienze veniamo e soprattutto proponendo la nostra idea di Alife, cioè il nostro programma amministrativo per i prossimi cinque anni.


Adesso ci tocca fare un passo avanti: fatte le presentazioni, infatti, adesso dobbiamo convincerVi a votare Noi! Dobbiamo convincerVi a votare, uniti e compatti, la nostra Lista: la Lista “Insieme x Alife”!

Auguri alle Mamme!

Cari Amici, noi non facciamo promesse!!! No, non ce la sentiamo di proporre cose che sappiamo sin da adesso che non potremo realizzare…Noi non vi promettiamo opere straordinarie, ma vi garantiamo che faremo l’ordinario in maniera straordinariamente bene!!!
Il nostro impegno sta tutto qua: risolvere i problemi del quotidiano (come può essere il Bilancio comunale, senza ricadute negative sui Cittadini) e programmare il futuro! Vi è stato distribuito o vi sarà distribuito dopo la nostra brochure con una sintesi del nostro programma elettorale. Se gli date un occhio velocemente, notate che è ricco di tante proposte, ma tutte ben fattibili e realizzabili nel difficile scenario che illustravo poc’anzi. Proposte – questo sì! – che abbiamo meditato e sottoscritto tutti Noi della Lista, e non altri!!

Il nostro impegno parte dalla riforma della nostra macchina amministrava alla quale miriamo a dare totale trasparenza. Vogliamo che i Cittadini diventino artefici delle decisioni amministrative e, per questo, garantiremo una informazione costante e puntuale, mediante l’allestimento di un sito internet e mediante l’istituzione di un “Notiziario comunale”. Cambiare la macchina amministrativa significa pure arrivare in tempo all’appuntamento con il Federalismo fiscale. Ci attiveremo immediatamente con tavoli di concertazione, con Associazioni, imprese e Cittadini, per pianificare insieme il “futuro delle tasse” di Alife. La nostra idea è quella di un’equa ripartizione del carico fiscale sui Cittadini che, alla luce del dettato Costituzionale, significa favorire le famiglie e le fasce socialmente deboli. Per noi, le tasse non devono colpire i Patrimoni (come la casa), ma piuttosto i consumi perché i consumi vengono fatti pure dai “furbi”, cioè da chi non dichiara nulla al fisco e non versa un soldo di tasse! La nostra idea di Federalismo fiscale, che certamente dovremo sposare insieme ai Comuni limitrofi, punterà a favorire lo sviluppo del territorio prevedendo regime di incentivazione fiscale da modulare in base alla programmazione di sviluppo socio-economico.

Il nostro impegno sulle politiche sociali punta a un’amministrazione molto, molto vicina alle famiglie bisognose. Oggi, troppe famiglie soffrono la disoccupazione e stentano ad andare avanti. Colpa anche della crisi e se c’è crisi un Comune non può chiudere gli occhi: predisporremo, perciò, una “mappa dei bisogni” per individuare tutte le esigenze degli anziani soli, dei poveri, dei bambini e dei ragazzi. Punteremo ad una migliore selezione delle famiglie che davvero versano in stato di bisogno, così da poter garantire un migliore servizio sociale. La prima cosa che faremo immediatamente è cambiare la disciplina comunale sull’Ise e sull’Isee: quella specie di dichiarazione dei redditi che tutte le famiglie oggi fanno per avere i servizi a costo ridotto dal Comune. Faccio un esempio; ci sono famiglie ad Alife che, per aver lavorato sei mesi e per aver dichiarato un reddito magari di soli 6 mila euro, restano fuori dai contributi sociali (per gli affitti, per la mensa, etc.); oppure vanno a prendere meno di chi, invece, si presenta sul Comune e tiene in garage quattro macchine!!! Quando capita questo non c’è vera giustizia sociale. E un comune non può restare a guardare, permettendo che questo accada. Ecco, vi garantiamo che faremo subito una modifica alla regolamentazione comunale dell’Ise e dell’Isee, così da eliminare queste forme di “ingiustizie” per dare contributi più sostanziosi a chi veramente ha bisogno.
Ci impegneremo, ancora, per salvaguardare, potenziare e incrementare le cooperative locali oggi esistenti e che collaborano con il Comune: la cooperativa Mensa e quella per l’Ambiente. Le tematiche del “lavoro e dell’occupazione” sono il mio pane quotidiano. Il mio lavoro è di “Esperto” di tematiche di occupazione, di lavoro e di pensioni per diversi quotidiani tra cui ItaliaOggi (che è un quotidiano tecnico) e per Avvenire. Ogni giorno scrivo di leggi e di normative sul lavoro; ho tenuto più di 500 corsi di formazione nei Comuni di tutt’Italia….Dico questo per dire che, così come ogni giorno scrivo su ItaliaOggi per consigliare come applicare meglio una legge sull’occupazione, altrettanto farò per Alife, per il Comune e per questi Alifani impiegati nelle cooperative. Quello che loro fanno è un servizio alla Comunità, ma lo strumento utilizzato (la cooperativa), accolla loro oneri che possono benissimo essere evitati. Faccio un esempio. Chi lavora nella cooperativa per l’ambiente, quando riceve liquidata la fattura dal Comune, oltre alla sua retribuzione deve pagare l’Iva, i contributi all’Inps, l’assicurazione all’Inail, il consulente fiscale, il consulente per la sicurezza sul lavoro, il collegio sindacale e se volete posso andare avanti. Allora diciamo che su mille euro, nella tasca dei lavoratori finiscono più o meno 500 euro, o forse anche di meno. Oggi, ci sono altri strumenti che permettono agli enti locali di retribuire meglio queste persone: si chiamano “buoni lavoro” o “voucher”. Sono buoni che si acquistano all’Inps e che chi li riceve, cioè il lavoratore, può andarli a convertire in euro alle Poste. Per la pulizia dei Monumenti, per esempio, il Comune può retribuire i lavoratori dando loro un buono, due buoni, 10, 20, 30 buoni, ciascuno del valore di 10 euro. In quel buono è compreso anche una quota di contributo Inps e, soprattutto, anche una quota di premio all’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. La cosa bella, dunque, di questi buoni è questa: non serve avere una cooperativa per lavorare; perciò non serve pagare l’Iva, il consulente fiscale e quello per la sicurezza sul lavoro, e nemmeno il collegio sindacale, etc. etc. E’ tutto più semplice e, soprattutto, meno costoso per i lavoratori: ciò significa che se il Comune dà 100 euro, nelle tasche dei Cittadini-lavoratori finiscono tutti e 100 gli euro e non 40 o 30 come può succedere con la cooperativa.
In conclusione, ci impegneremo per salvaguardare e potenziare le cooperative oggi esistenti: salvaguardare significa che non disperderemo quel capitale umano che già è occupato; potenziare significa che studieremo strumenti normativi alternativi e più redditizi per i lavoratori.

Il nostro impegno sulla cultura e tempo libero mira a rigenerare la Città, un tempo “gloriosa e bella” come ci è dato leggere nei testi storici. Daremo pieno sostegno e coordinamento alle realtà associative esistenti; valorizzeremo la Pro Loco Alifana e le altre associazioni per la promozione del turismo locale; garantiremo pieno sostegno al Forum dei giovani.
Prevediamo inoltre di istituire due eventi annuali: il ripristino del Carnevale Alifano e l’istituzione di un premio bandistico “Città di Alife, Maestro Vessella”. Queste due iniziative possono costituire una ricchezza, oltreché culturale e sociale, anche occupazionale per Alife. Il Carnevale Alifano, per esempio, richiede l’impegno di un certo numero di giovani per allestire i carri allegorici, per preparare i canti e le sfilate, per organizzare le giornate di festa. Anche in questo caso, si potrà fare uso dei buoni lavori (i voucher) di cui dicevo prima a proposito delle cooperative; addirittura si potrebbe pensare di creare delle realtà associative o aziendali ad hoc, anche con una partecipazione pubblica di contributi, al fine di consentire l’assunzione di un certo numero di giovani. In questo modo, garantendo un’assunzione di sei mesi, i giovani si possono assicurare lo stipendio (e i contributi per la pensione) per tutto l’anno, perché gli altri sei mesi possono essere richiesti come indennità di disoccupazione. Per ogni giovane occupato, una famiglia è messa nelle condizioni di vivere e di spendere ad Alife: è, dunque, una risorsa per Alife! La stessa cosa pensiamo di organizzare con il premio bandistico, con l’ulteriore beneficio di incentivare turismo culturale su Alife e, quindi, un indotto dei servizi commerciali, di ristorazione e per gli alloggi.



Cari amici, come avete ascoltato e come potete verificare sulle brochure che vi consegniamo, le nostre proposte di amministrazione contengono tutte iniziative di effettiva realizzabilità. Non sono promesse. Non promettiamo miracoli, perché siamo consapevoli che sono oggi impossibili da realizzare con la situazione amministrativa che ci ritroviamo. Questa nostra sincerità ve la presentiamo come garanzia di una amministrazione oculata, trasparente e soprattutto svolta a favore dei Cittadini.


Quando ho cominciato il comizio, stasera, ho detto che è il momento questo in cui dobbiamo convincervi a votare Noi! Dobbiamo convincervi a votare, uniti e compatti, la nostra Lista: la Lista “Insieme x Alife”!

Per far questo, cari Amici, vi porto altre due sole considerazioni sul conto della nostra Lista e sul conto della Lista avversaria.

La nuova amministrazione, l’ho detto più volte stasera, sarà chiamata a gestire una situazione molto complessa e ne siamo tutti consapevoli. Se è vero questo, allora i Cittadini dovranno votare la squadra che meglio ritengono adatta al compito. Noi oppure loro: altre scelte non ci sono!
Noi siamo una squadra! Il nostro è un “gruppo” affiatato, un gruppo convinto che solo facendo unione e squadra, che solo contando sempre sull’appoggio degli altri dodici della Lista, si può avere il vero cambiamento per Alife. Non credo, invece, che la Lista N. 2 sia una vera squadra: ognuno dei Candidati si è fatta una propria sede elettorale; ognuno dei Candidati si è fatto i propri manifesti; ognuno, dunque, viaggia per conto proprio pur stando nello stesso treno. Noi invece abbiamo occupato un solo vagone e stiamo seduti uno accanto all’altro. C’è un interrogativo che mi vado ponendo da quando sono uscite le Liste: ma come fanno a stare insieme Alfonso Santagata e Del Giudice con Giammatteo e Sannullo? Pensate l’assurdo: se oggi si facesse un Consiglio comunale (oggi siamo ancora in carica, noi consiglieri uscenti), due di loro starebbero seduti nei banchi della Maggioranza e due nei banchi della Minoranza, cioè insieme a me dove sempre sono stati e dove per due anni, insieme a me, hanno contraddetto quello che sosteneva la Maggioranza di Giammatteo e Sannullo. Se lo hanno fatto, credo perché non condividevano le iniziative della Maggiroanza. Mi chiedo: se oggi si facesse un Consiglio comunale come voterebbero questi quattro consiglieri? La risposta sarebbe interessante, molto interessante perché ci farebbe capire “chi” di loro ha fatto marcia indietro sulle proprie idee. Sarebbe una risposta interessante perché ci farebbe capire “chi” dei quattro ha cambiato programma per Alife. Perché è impossibile che si ritrovano insieme, pensando in maniera diversa. Perciò, qualcuno di loro ha dovuto per forza cambiare idea: o Santagata e Del Giudice sono passati dalla parte della Maggioranza oppure sono Giammatteo e Sannullo ad essere passati dalla parte della Minoranza.
E’ una contraddizione troppo forte, questa, cari amici. E, dunque, tutto fa pensare che loro non sono una squadra, ma che ognuno fa da sé e va per conto suo. Chi di loro quattro ha adesso cambiato idea sul tipo di amministrazione da fare ad Alife? Sulla vendita dei beni immobili che Avecone vuole fare, Santagata e Del Giudice come voteranno? Con lo stesso voto contrario, come hanno già fatto qualche mese fa, o adesso hanno cambiato idea e voteranno a favore assieme a Giammatteo e Sannullo? Scendo ancora più in fondo nelle questioni. La prossima amministrazione dovrà votare il Rendiconto 2009 e il Rendiconto 2010. Come voteranno Santagata e Del Giudice? Voteranno “sì” sul rendiconto dell’attività amministrativa di Giammatteo e Sannullo? E se voteranno “sì”, perché hanno votato “no” per due anni interi?

Adesso chiudo veramente. Chiudo con una raccomandazione e un invito al candidato Sindaco, l’amico Peppino Avecone.
Girando per le famiglie, in questi giorni di campagna elettorale, mi è stato detto che alcuni Candidati farebbero laute promesse, perché eletti nel Consorzio di Bonifica. Per esempio, mi riferiscono che avrebbero promesso gratuiti allungamenti dei canali di irrigazione in terreni privati oppure la disponibilità all’occupazione per le famose 51 giornate. E’ chiaro che tali atteggiamenti propagandistici, prima che irregolari e sanzionabili a norma di legge, non giovano oggi ad Alife, all’Alife che sta vivendo un particolare momento storico dal quale, come dicevo prima, tutti ci attendiamo l’avvio di un nuovo percorso di rinascita sociale. Questi miserevoli strumenti di propaganda devono essere banditi una volta per tutte. E su questo invito l’amico Peppino, che so essere persona attenta a questo genere di problematiche, a farsi promotore verso la sua compagine affinché, se veramente questi episodi stanno succedendo, si ponga fine per evitare di illudere la gente, la brava gente di Alife, facendo promesse che non possono essere poi mantenute. Proprio per questi problemi, ho preso appuntamento per questa settimana con il Presidente della Regione, Stefano Caldoro – persona che è molto rigorosa e attenta – per informarlo di queste presumibili condotte da parte dei nuovi membri del Consorzio. Potenziali membri del Consorzio, anche perché, secondo quanto mi risulta, fino ad ora, il Presidente non ha ancora firmato il decreto di convalida delle elezioni al consorzio di bonifica. Problemi del genere, non saprei dire quanto potrebbe pesare sulla decisione di firma …..

Adesso chiudo veramente.
Vi ringrazio dell’attenzione.
Dateci fiducia, dateci il vostro voto.

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