lunedì 9 maggio 2011

Intervento di Di Caprio al Comizio dell'8 maggio

Cari concittadini, cari elettori, care elettrici, alifani tutti,
In questi giorni, comincia ad aleggiare la paura del risultato finale e cominciano le prime scorrettezze. Qualcuno addirittura ha invitato un mio carissimo amico a lasciarmi stare perché con me si sarebbe bruciato: caro candidato della lista n. 2, che avrai sicuramente orecchie per intendere, tu sei nato già bruciato se ti comporti così. Noi non cambieremo di una sola virgola il nostro atteggiamento perché la nostra forza è nelle nostre idee. Qualcun altro, sempre candidato della lista n. 2, ha affermato che, nella fase di costruzione delle liste, io avrei posto un veto contro una persona specifica: anche in questo caso la divina provvidenza è molto superiore a qualsiasi mezzuccio di politicanti da strapazzo ed è successo che la verità è stata appurata dagli stessi familiari del consigliere comunale uscente, risparmiandomi anche una inutile presa di posizione. Altri ancora chiedono di non votarci perché saremmo poveri elettoralmente, altri ancora ci mettono contro l’amministrazione uscente per ingraziarsi qualche amico che è rimasto fermo in questa tornata elettorale.

La verità è sotto gli occhi di tutti: comitati elettorali e manifesti per ogni singolo candidato al punto che sono costretti, per rispettare la legge, a coprirsi gli uni con gli altri. E non posso tacere la violazione degli spazi riservati alla pubblica affissione, al punto che qualche giorno fa, una ditta di pompe funebri è stata costretta a rimettere i manifesti coperti dal volto sorridente di un candidato. O la storia di un candidato che copriva illegalmente la firma di un manifesto di auguri pasquali fatti affiggere, questa volta regolarmente, da un suo coinquilino di lista!
Ma vi chiedo? Se un futuro amministratore non è in grado di rispettare la legge oggi come potrà farlo domani? Io ho qualche dubbio in più: forse nemmeno la conoscono la legge …
Le loro contraddizioni vengono fuori in modo quasi ossessivo: potrei fare un elenco lunghissimo di provvedimenti che sono stati votati in maniera diametralmente opposta da quattro loro candidati (Sannullo e Giammatteo dalla maggioranza e Santagata Alfonso e Del Giudice dalla minoranza) ma preferisco tacere e lasciare le considerazioni alle vostre intelligenze. Maggioranza ed opposizione, insieme! Meditate.
Stamattina in questa piazza un comitato civico protestava per l’installazione di una nuova antenna in Valle Forcolina: a quei cittadini chiedo: chi vi potrà difendere da queste realtà? Chi è portatore di interessi o chi ha voglia semplicemente di amministrare in maniera imparziale il nostro comune? Con questo non dico che le antenne non vadano installate (NIMBY) ma una concentrazione di antenne in uno stesso sito non giova a nessuno, specialmente ai 400 abitanti della zona. Noi tra i comitati civici ed i comitati d’affari scegliamo di stare dalla parte dei cittadini.
Tanti proclami in questi giorni, promesse elettorali che hanno del ridicolo: noi promettiamo solo impegno e realizzazione di cose semplici e concrete. Normali.
Ed è a questo punto che mi tocca fare una analisi politica seria e scrupolosa dei programmi. Il nostro programma è nato in modo semplice, utilizzando un metodo che nella pubblica amministrazione è conosciuto con il nome di pianificazione strategica. Ci si pongono degli obiettivi di massima e si cerca, a cascata, di inserire tutti gli interventi che, compatibilmente con il contesto locale, siano in grado di far raggiungere il risultato finale. Con un grande vantaggio: il programma è misurabile e si presenta annualmente ai cittadini per verificare i risultati raggiunti.
Noi abbiamo deciso che Alife deve svoltare verso la normalità: deve ripartire da quelli che sono i suoi punti di forza, superare quelli di debolezza programmando sia le opportunità che i rischi.
La valorizzazione del sistema dei beni culturali e del centro storico, messi a sistema, è un punto cardine. Come un punto cardine è la valorizzazione dell’agricoltura. La caratteristica principale del nostro comune è quella di avere un territorio molto esteso e divisibile in almeno tre macro aree, che quindi scindono le attività ad esse correlate. Servizi e commercio nel centro, l’area industriale e l’agricoltura nella parte restante del territorio.
La vocazione agricola che ha da sempre contraddistinto la nostra economia vive una delle peggiori crisi della sua storia. Quali le possibili soluzioni? Noi proponiamo uno sviluppo integrato pubbico – privato, ovvero un intervento diretto della pubblica amministrazione nell’economia locale. In che modo questo può essere realizzato? Attraverso l’unione delle nostre risorse, per far si che le nostre produzioni non si fermino all’attività primaria ma arrivino direttamente al consumatore finale, creando di conseguenza una filiera molto corta, oggi definita a km 0. Il ruolo della pubblica amministrazione in tutto ciò può rivelarsi fondamentale. Potrebbe, attraverso la costituzione di società miste, acquisire aree agricole e creare possibilità di sviluppo economico ed occupazionale. In tali aree, dotate di nuovi interventi urbanistici, si potrebbero insediare le più svariate attività. Come ad esempio produzioni di eccellenza sia attraverso il recupero e la valorizzazione dei nostri prodotti tipici, sia attraverso l’incentivazione di produzioni biologiche e biodinamiche. E poi la valorizzazione del territorio in funzione del turismo rurale tanto in voga oggi: pensiamo ad agriturismi, a fattorie didattiche per accogliere scuole.

La crisi che attraversa il comparto agricolo ci obbliga anche a rivedere la gestione delle nostre aziende e a porci, rispetto al futuro in maniera rinnovata per far si di garantirci la sopravvivenza, oggi fortemente compromessa. Bisogna quindi pensare il futuro in modo non individualistico ma associativo e cooperativo. L’unione delle risorse è l’unica possibilità di sopravvivenza. Il ruolo della pubblica amministrazione può essere, anche in questo caso, decisivo per far si che ciò possa realizzarsi. Cento produttori di latte da un quintale non avranno mai la stessa forza contrattuale di un produttore da 100 quintali.
Ma stasera mi tocca anche fare un po’ di quella che oggi viene definita pubblicità comparativa. Il programma della lista n. 2 per Alife, è propositivo ma è poco attuativo. E’ un volere di intenti che si spinge oltre alla fattibilità reale, soprattutto in considerazione delle gravose condizioni in cui versano le nostre casse. Ma guadiamo oltre, proprio come dice il loro slogan. Io mi chiedo, oltre cosa? Oltre l’ostacolo, oltre la siepe oppure oltre Reggio Calabria? Vi chiederete: ma sta impazzendo? Niente affatto.
Io mi occupo, per mestiere, di programmazione e quindi non potevo non leggere il loro programma elettorale: lo studiai soprattutto per quanto riguarda alcune proposte su turismo e politiche sociali. Ma in uno di questi pomeriggi mi venne un dubbio, tanto cattivo quanto irreale. Ma mica lo avranno copiato? Chiesi ad un mio amico (non avevo con me il PC) di prendere qualche frase ed inserirla, tra virgolette, su un motore di ricerca. Non passarono neanche 5 minuti che il mio telefono squillò: Gianfranco c’hai preso!
Bene, cari alifani, il programma oltre ad essere propositivo è anche ben copiato: si ispira, o meglio, COPIA, dei punti sostanziali di un altro programma di una lista civica di una amena cittadina siciliana, alle pendici dell’Etna, in provincia di Catania. Nicolosi.

I punti copiati ed incollati, sono risultati proprio quelli riguardanti il turismo e le politiche sociali … Più un minestrone su altre questioni. Il resto della farina, a questo punto, si dovrebbe verificare da quale sacco provenga.
ANDARE NELLO SPECIFICO
La questione finanziaria, tipo come affrontare l’annosa questione del federalismo fiscale non viene proprio accennata … evidentemente non c’è ancora in nessun programma comunale da copiare tanto è nuova. Infatti ci devono spiegare come e con quali soldi vogliono fare l’aeroporto, il ponte, il Centro studi, i Centri sportivi e quanto altro si può sparare in una campagna elettorale … e soprattutto con quali amministratori!
Zona ASI – Che cos’è l’ASI – L’Area di sviluppo Industriale è un consorzio che ha “acquistato” una porzione del territorio alifano facendosi carico della progettazione e della realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione ed infrastrutturali… come cita l’art 2 dello statuto del consorzio.
Quindi quando il candidato sindaco Avecone ci chiede se noi vorremmo abitare in una casa senza luce, infissi, porte, ecc. (facendo riferimento alla zona ASI che è priva di infrastrutture ed opere per ospitare insediamenti produttivi) se la deve prendere, al più, con il consorzio ASI perché il comune di Alife non può far altro che sollecitare tali iniziative! Posso solo rispondere che non disponiamo di casa d’altri.
Se il comune si vuole farsi carico di tale opere deve prevedere in un nuovo Piano Urbanistico Comunale (ex PRG) e introdurre l’area PIP per gli insediamenti produttivi.
Ho sentito bestialità sulla definizione delle zone rosse, su un progressivo allargamento delle zone pedonali, delle ZTL. Ma dove sono? Di un progetto straordinario – il ponte Alife - Baia Latina.
Io di straordinario trovo solo il dilettantismo dei nostri avversari. Trovo che sia straordinariamente incivile questa presa per i fondelli dei cittadini e dei loro avversari. Sentirsi presi in giro in questo modo è davvero troppo.
Per quanto mi riguarda la campagna elettorale potrebbe anche concludersi stasera: ritengo che abbiamo già vinto le elezioni perché giochiamo contro una squadra disposta a tutto pur di vincerle.
Ed invece, e mi avvio alla conclusione, vi chiedo di riflettere molto bene su quello che è accaduto, sulla gravità istituzionale di quanto commesso: noi abbiamo bisogno veramente di cambiare libro e da stasera, aggiungo, anche di cambiare pagina internet. Chiedo di sapere pubblicamente il responsabile di tale azione di saccheggio politico e soprattutto chiedo quali possano essere le credenziali di una amministrazione comunale che copia letteralmente una cosa fondamentale come il programma elettorale.
Noi abbiamo bisogno guardare oltre, ovvero al nostro futuro. E siete solo voi che potete realizzare questo obiettivo con il vostro voto per la lista n. 1 “Insieme per Alife”. : ritengo che abbiamo già vinto le elezioni perché giochiamo contro una squadra disposta a tutto pur di vincerle.
Ultima e fondamentale osservazione: si tratta di una elezione atipica dove manca quasi totalmente la lista dall’amministrazione comunale uscente. Questo ci offre la possibilità di una svolta reale e concreta e il fatto stesso che la nostra lista non comprenda candidati uscenti né dalla maggioranza né dall’opposizione è l’unica lista che può offrire la reale svolta tanto invocata ed in questo momento indispensabile per noi, per i nostri figli e per le future generazioni.
Per questo motivo vi invito fortemente a scegliere la nostra lista, a confrontarla con l’altra, a leggere il nostro programma, a darci la fiducia che meritiamo. So che lo possiamo fare, insieme a voi, insieme a noi, per Alife.
GRAZIE!

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