lunedì 9 maggio 2011

Intervento di Daniela Pece al Comizio dell'8 maggio

Cari amici, il futuro che ci attende deve essere il tempo della ricostruzione sociale ed economica della nostra comunità. Come ho già avuto modo di dire e di ribadire nei primi incontri, il futuro che ci attende deve essere un tempo di speranza, di risveglio sociale e culturale e di ripresa economica.
Non sono solo belle parole, ciò che dico e ripeto. E non è neppure uno slogan! E’ piuttosto la sintesi di un “progetto”, ben studiato e meditato, del futuro che attende a chi verrà eletto domenica e lunedì prossimi. E’ la sintesi del nostro “progetto”, che vorremmo insieme a Voi cominciare a costruire dopo le prossime elezioni.

Ci lasciamo alle spalle anni di amministrazione che non hanno precedenti nella storia del Municipio. Ma – grazie a Dio! – siamo all’alba di un nuovo giorno che potrebbe significare il risveglio, la ripresa, la ricostruzione sociale ed economica della nostra comunità. Stiamo ad un bivio, cari amici: con il prossimo voto elettorale decideremo se andare avanti verso quel futuro di ripresa oppure se fare una terribile marcia indietro. Tocca ai Cittadini di Alife decidere: un bivio con due Liste: o l’una o l’altra! Una terza via d’uscita non c’è! Noi di “Insieme x Alife” siamo sereni: abbiamo quella serenità di chi si è messo gratuitamente al servizio dei Cittadini. Stiamo qui, pronti a prendere in mano le redini di questo Paese per guidarlo verso quella ripresa sociale ed economica che attendiamo da lungo tempo.

La nuova amministrazione sarà chiamata a gestire una situazione molto complessa per diverse ragioni, due delle quali imprescindibili. Primo perché si troverà sulle spalle l’eredità di un Paese e una comunità quasi abbandonata a se stessa, senza più ispirazione né vocazione; e secondo perché si troverà ad affrontare una macchina amministrativa ingessata dai problemi finanziari che sono a tutti noti!
Mi chiedo e vi chiedo: ma Alife che razza di Paese è oggi? E’ un Paese industriale? Commerciale? E’ forse un Paese agricolo? Ditemi, per favore: che identità ha oggi questo nostro bellissimo Paese? La verità è che non sappiamo dare risposta a questa domanda. Non sappiamo rispondere perché Alife, oggi, non ha una sua vocazione. Alife non è un Paese industriale; non è un Paese commerciale e nemmeno un Paese agricolo! Le industrie, i commercianti e gli agricoltori soffrono nel nostro territorio per le tante occasioni perse; e insieme a loro, stanno ancora peggio i Cittadini perché vedono tutt’intorno Paesi e territori svilupparsi e incrementarsi, mentre la nostra Alife – un tempo centro, unico centro, di tutto l’alto casertano – sembra andare sempre più indietro. Ditemi Voi che siete genitori come me e avete figli d’età più grande: la sera, i vostri figli, dove preferiscono uscire? Credetemi: soffro a dire queste cose; soffro a vedere arretrare la nostra comunità! Ed è per questo che mi trovo qua: perché vorrei che i nostri figli vivessero quella nostra Alife di tanti anni fa, con uno sviluppo ed una società in continuo fermento che ci invidiava tutto la Provincia di Caserta!
E allora, prima di dire di voler fare tante opere e tante iniziative, chi oggi si candida ad amministrare questo Paese deve dire agli Alifani che identità vuole dare ad Alife; deve dare agli Alifani l’idea di futuro che immagina e che vuole programmare per noi Cittadini di Alife. Il monito vale per noi e vale per la Lista di Avecone.

Seconda imprescindibile ragione, per cui la nuova amministrazione sarà chiamata a gestire una situazione molto complessa, è perché si troverà ad affrontare una macchina amministrativa ingessata dai problemi finanziari ben noti! E’ un problema che non può essere assolutamente sottaciuto! La sua risoluzione è basilare per poter amministrare. Seguitemi un attimo con più attenzione, per favore. Le casse comunali stanno in affanno: sono sotto di almeno 900 mila euro, secondo il dato ufficiale del Rendiconto 2009. Rendiconto che è stato approvato qualche settimana fa dalla Giunta comunale, per evitare che la Banca chiudesse il rubinetto del prestito e così non si sarebbero potuti più pagare nemmeno gli stipendi ai dipendenti! 900 mila euro, in fine dei conti, sembra poca cosa…. Ma c’è una zavorra di debiti a fare più paura al bilancio comunale!!! E’ la cosiddetta gestione dei “residui”: un nome tecnico che immagino avete sentito spesso in questi due anni di amministrazione. I residui possono essere crediti (cioè soldi che il Comune deve incassare) e possono essere debiti (cioè soldi che il Comune deve dare). Avevamo una bella cifra di circa 90 milioni di euro; poi sono scesi a 10 milioni circa; e oggi? E oggi spetterà alla nuova amministrazione, quella che sarà eletta domenica e lunedì prossimo, verificare, quantificare e soddisfare le tante imprese che aspettano di avere liquidate le proprie fatture!
E allora, prima di dire di voler fare tante opere e tante iniziative, chi oggi si candida ad amministrare il nostro Paese deve innanzitutto dire agli Alifani come e se intende risolvere i problemi finanziari, come e se intende portare il bilancio al pareggio, come e se intende ripianare i debiti delle imprese. Anche questo secondo monito vale per noi e vale per la Lista di Avecone.

Cari amici, una cosa non potete non condividere e approvare insieme a me: dopo tanti anni, finalmente oggi sappiamo non dico tutto…ma certamente molto, molto di più della nostra reale situazione amministrativa. Non potete non condividere con me che, dopo tanti anni di oscurantismo, oggi andiamo a votare consapevoli della macchina amministrativa che c’è sul nostro Comune, degli aggiusti di cui ha bisogno e delle riparazioni di cui necessita! Chi si è reso artefice di questa “rivoluzione informativa” a favore dei Cittadini, lo ha fatto proprio per questo momento: lo ha fatto affinché i Cittadini, oggi, possano votare consapevoli della preferenza che vanno a scrivere sulla scheda elettorale; lo ha fatto perché…. è vero che il voto è libero, ma un voto dato da un Cittadino disinformato corrisponde ad un voto distorto e snaturato.

La nuova amministrazione, cari amici, sarà chiamata a gestire una situazione molto complessa e ne siamo tutti consapevoli. Il buon senso, allora, dovrebbe suggerire una cosa sola: evitare di fare promesse! Soprattutto se sono promesse di difficile attuazione. Ho ascoltato i comizi dell’altra Lista, della Lista che candida Avecone a Sindaco, e sono rimasto imbarazzato! Una passerella, tra Candidati e Sindaco, a promettere mari e monti!!! Sono promesse che non potranno essere mantenute!!! Sono promesse che non potranno essere mantenute se prima non verranno risolti i problemi della nostra macchina amministrativa! Questa è la realtà di oggi, caro Peppino e cari amici. Non possiamo promettere opere straordinarie a chi aspetta ancora le cose ordinarie!!! E qui ad Alife, dovreste saperlo, è l’ordinario che ancora manca!

Guardate….guardate un poco che favole raccontano gli Amici della Lista “Per Alife”.

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